Nell’articolo precedente di questa rubrica ho parlato dell’importanza di un corretto campionamento per effettuare esami diagnostici negli uccelli ornamentali, e ho fornito alcune indicazioni pratiche sulle modalità di gestione del campione per esami batteriologici, micologici, parassitologici, citologici e istologici.
In questo articolo approfondiamo invece alcuni aspetti specifici che riguardano le modalità di campionamento e gestione del campione per esami virologici.
Per gli esami virologici di tipo classico (isolamento in uova embrionate o colture cellulari) occorrono alcune accortezze:
- effettuare i prelievi nella fase acuta dell’infezione;
- prelevare organi da animali morti di recente;
- trasportare il campione nel più breve tempo possibile al laboratorio (entro 24-48 ore) in condizioni di refrigerazione, utilizzando idonei terreni di trasporto (diversi da quelli per batteri!).
I terreni idonei per esami virologici
Alcuni terreni idonei per esami virologici sono:
- soluzione salina tampone fosfato (PBS);
- soluzione fisiologica;
- soluzione saccarosio-fosfato 0,2 M;
- terreno essenziale minimo di Eagle con siero fetale di vitello al 2%;
- soluzione salina bilanciata di Hank’s, Leibovitz-Emory medium (LEM), Brain Hearth Infusion (BHI).
A questi terreni si aggiungono di solito degli antibiotici e antimicotici per inibire la crescita della flora microbica batterica o micotica normale. Si possono aggiungere inoltre sostanze come gelatina, siero, albumina, glicerina per stabilizzare le proteine e proteggere i virus dal congelamento. Importante in ogni caso controllare il pH, che deve essere sempre compreso tra 7,0 e 7,4.
Molti virus fuori dall’ospite sono estremamente labili e sensibili agli insulti ambientali, in particolare i virus con envelope, tipo i virus influenzali (Orthomyxovirus) e gli Herpesvirus che, se congelati a -20 °C perdono di vitalità per distruzione della membrana lipidica. Tamponi contenente dacron, raion o poliestere sono da preferire a quelli composti da solo cotone (tossico per molti virus) o contenenti calcio alginato (tossico per Herpesvirus).
Siti di campionamento e modalità di esecuzione
L’aggiunta di antibiotici nel terreno di trasposto dipende anche dal tipo di campione e dal sito di campionamento. I siti possono essere distinti in siti non sterili, per i quali è necessario l’antibiotico e/o l’antimicotico, e siti sterili. In ogni caso è opportuno far viaggiare sempre i campioni refrigerati (+ 2-8 °C).
Vediamo nel dettaglio alcuni siti, con la relativa modalità consigliata di esecuzione del prelievo.
Siti non sterili
- Congiuntiva: strofinare il tampone precedentemente inumidito con il terreno di trasporto quindi immergerlo in provetta sterile con 1 ml di idoneo terreno di trasporto
- Cute o mucose: aree dove sono presenti le lesioni (lesioni vaiolose o erpetiche per es.), epitelio che le ricopre, raschiati del margine delle lesioni: immettere direttamente le porzioni di tessuto con lesioni in contenitori sterili o idoneo terreno di trasporto;
- Cavo orale: aree dove sono presenti lesioni (difterovaiolo, lesioni erpetiche), mucosa o pseudomembrane che le ricoprono, raschiati del margine delle lesioni: immettere direttamente le aree di mucosa con lesioni in contenitori sterili o idoneo terreno di trasporto;
- Lesioni cutanee pustolose (vaiolo): immettere direttamente le aree con lesioni in contenitori sterili o idoneo terreno di trasporto;
- Naso e trachea: inserire il tampone in una narice (privilegiare quella con scoli limpidi) o in trachea, lasciarlo per qualche secondo in modo che le secrezioni possano essere assorbite, quindi immergerlo in provetta sterile con 1 ml di idoneo terreno di trasporto;
- Faringe: strisciare il tampone delicatamente per qualche secondo sulla mucosa, quindi immergerlo in provetta sterile con 1 ml di idoneo terreno di trasporto;
- Cloaca: inserire il tampone per 1-2 cm, ruotarlo più volte e sistemarlo in terreno ricco di antibiotici.
- Feci: (2-4 grammi) in contenitore pulito.
Siti sterili
- materiale autoptico prelevato sterilmente: mettere in contenitore sterile, trasportare refrigerato.
- Sangue incoagulato (fase acuta e sintomatica) in provette contenenti eparina, EDTA o citrato sodico: portare in laboratorio al più presto.
- Aspirati (liquido ascitico, liquido sinoviale, articolare): mettere in contenitore sterile.
Costo e convenienza
Come già accennato nell’articolo precedente, gli esami colturali sono esami che richiedono una particolarissima attenzione nel campionamento e trasporto e in genere sono molto costosi.
Vanno richiesti per una finalità specifica (possibilità di caratterizzazione completa genotipica e fenotipica del microrganismo, produzione di vaccini stabulogeni, etc.) o quando non è possibile eseguire altre metodiche diagnostiche.
La consulenza del laboratorio
Per finire ribadisco ancora che, data l’importanza che riveste la scelta dell’esame, l’allestimento, la conservazione e il trasporto del campione per effettuare una corretta diagnosi, è sempre consigliabile che il veterinario clinico prenda contatto con il laboratorio di fiducia prima di effettuare il campionamento.
Questo garantisce di non commettere errori che possono compromettere l’esito o l’esecuzione stessa dei test che si vogliono richiedere.
Presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie i laboratori delle diverse strutture (diagnostica, batteriologia, parassitologia, virologia) sono a disposizione per fornire il supporto tecnico richiesto, ed eventualmente il materiale e i terreni più idonei per i vari esami.