Eziologia e distribuzione
La leptospirosi è una malattia zoonotica cosmopolita, sostenuta da ceppi patogeni di Leptospira spp. Nel mondo sono conosciuti 25 sierogruppi, più di 300 sierovarianti e 12 genospecie patogene.
A seconda della specie animale e della sierovariante il quadro clinico della malattia può variare da asintomatico a grave, con danni prevalentemente renali ed epatici. Il cane è l’animale domestico colpito in forma più grave, con possibile sindrome uremica, ittero-emorragica, talvolta respiratoria emorragica.
La malattia è denunciabile e soggetta a provvedimenti sanitari.
Trasmissione
È una malattia infettiva che colpisce molte specie di vertebrati che, a seconda della sierovariante implicata, possono svolgere il ruolo di serbatoio o di ospite accidentale ed eliminare nell’ambiente le leptospire attraverso l’urina.
Il cane, pur ammalandosi in forma grave, non è in generale un buon escretore, pertanto il rischio di trasmissione da cane a uomo è modesto. Il cane ha invece l’importante ruolo di sentinella per il rischio di infezione nell’uomo, evidenziando la presenza di leptospira nell’ambiente.
Nell’uomo la leptospirosi è una malattia professionale per allevatori, veterinari, agricoltori, addetti alla macellazione e addetti all’ispezione delle carni, ma sono considerati a rischio anche cacciatori, escursionisti, pescatori, bagnanti, persone che vengono a contatto con acque stagnanti, discariche, cantieri.
Manifestazione clinica
La sintomatologia può variare molto, da subclinica (rialzo della temperatura, inappetenza) a iperacuta, pertanto la diagnosi necessita di un quadro completo, comprensivo di anamnesi accurata e di conferma laboratoristica.
Le forme più gravi si manifestano con:
- sindrome uremica (d.d. nefrosi, nefrite, intossicazioni, setticemia, ecc.)
- sindrome ittero-emorragica (d.d. epatite, epatosi, intossicazioni, anemia emolitica, ecc.)
- sindrome respiratoria emorragica (d.d. avvelenamento da anticoagulanti, sindrome emorragica)
Diagnosi
Il sospetto diagnostico si basa sulla valutazione dei segni clinici e/o alterazioni clinico-patologiche compatibili con la malattia, in associazione con valutazioni di natura anamnestico ambientale.
La conferma dell’infezione da Leptospira spp. si basa su indagini di tipo sierologico e biomolecolare.
Analisi disponibili presso l’IZSVe
Presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) sono disponibili 2 pacchetti diagnostici consigliati in caso di sospetta leptospirosi.
Profilo | Matrici da inviare | Conservazione |
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PACCHETTO LEPTOSPIRA 1 (BASE)
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Temperatura di refrigerazione e invio al laboratorio nel più breve tempo possibile.
* Il prelievo deve essere fatto PRIMA del trattamento antibiotico. |
PACCHETTO LEPTOSPIRA 2 (COMPLETO)
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Temperatura di refrigerazione e invio al laboratorio nel più breve tempo possibile.
* Il prelievo deve essere fatto PRIMA del trattamento antibiotico. |
Come interpretare i risultati?
Frequenti alterazioni dell’emocromo sono: anemia non rigenerativa da lieve a moderata, leucopenia (fase leptospiremica) seguita da leucocitosi (in particolare neutrofilia e leucopenia) con deviazione a sinistra, trombocitopenia.
Il profilo biochimico può evidenziare: Aumento ALT, AST, LDH, ALP, bilirubina, amilasi sierica, urea, creatinina. Iponatremia, ipocloremia, ipokaliemia (iperkaliemia in fase oligurica terminale), iperfosfatemia. Bicarbonati sierici diminuiti. Aumenti di ALP e bilirubina si riscontrano più frequentemente rispetto ad alterazioni dell’ALT. La presenza contemporanea di iperazotemia e di aumento degli enzimi epatici deve indurre il sospetto di leptospirosi.
L’esame delle urine può evidenziare: glicosuria, proteinuria tubulare o glomerulare, bilirubinuria (precede iperbilirubinemia), cilindri granulari, piuria, ematuria.
La trombocitopenia accompagnata da segni evidenti di danno renale acuto, con o senza coinvolgimento epatico, aumentano il sospetto di leptospirosi.
Sierologia (MAT): punti chiave
- La risposta anticorpale può insorgere 10-15 giorni dopo l’infezione acuta.
- Una sierologia negativa all’inizio dei sintomi NON esclude l’infezione.
- Necessario (se il cane sopravvive) un secondo prelievo per valutare la sieroconversione.
- Frequenti cross-reazioni(anche di forte intensità) verso uno o più sierovarianti nella fase acuta
- Il trattamento antibiotico non interferisce con l’esame sierologico.
- Il siero può essere conservato a lungo, refrigerato o congelato.
Real time PCR: punti chiave
- Necessario doppio test su:
- sangue in K3EDTA (fase leptospiremica, primi giorni)
- URINE (fase leptospirurica, successiva, intermittente)
- Campione fresco (<24h)
- Real time PCR negativa: NON esclude l’infezione, in quanto il basso pH delle urine che degrada il DNA di Leptospira, i trattamenti antibiotici pregressi/in corso e l’escrezione intermittente di Leptospira, possono causare falsi negativi
- Real time PCR positiva: conferma dell’infezione da Leptospira patogena. Non consente di identificare il sierogruppo/sierovariante
Esame colturale: punti chiave
- Necessita di campione freschissimo (posto in terreno di coltura specifico EMJH entro 2 ore)
- Tempi lunghi (>30 giorni)
- Il basso pH delle urine, i trattamenti antibiotici pregressi/in corso e l’escrezione intermittente di Leptospira, possono causare falsi negativi
- Permette identificazione completa del ceppo
Indagini post mortem
L’esame autoptico e le successive analisi istopatologiche possono supportare il sospetto clinico, evidenziando quadri patologici e morfologici suggestivi, ma non patognomonici, di Leptospirosi negli organi target (fegato, rene, polmone, intestino).
Adempimenti normativi
- Il sospetto clinico di leptospirosi è sufficiente per giustificare la segnalazione all’ASL di competenza.
- La segnalazione comporta la comunicazione ai servizi veterinari dell’ASL di residenza del proprietario e successivo coinvolgimento del servizio di Igiene Pubblica
- Il focolaio si chiude a guarigione clinica avvenuta (o alla morte dell’animale)
- Se ci sono cani conviventi, devono essere sottoposti a trattamento antibiotico profilattico, in quanto potenzialmente esposti alla stessa fonte di infezione.
Riferimenti bibliografici
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Referenti IZSVe
Alda Natale
Laboratorio sierologia e malattie pianificate
SCT3 – Padova e Adria. Diagnostica in sanità animale
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
Viale dell’Università 10, 35030 – Legnaro (Padova)
Tel. 049 8084290/435
anatale@izsvenezie.it