La dottoressa Laura Stancampiano, ricercatrice del Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, ci segnala questo interessante caso di strongilosi che volentieri pubblichiamo.
Si tratta della prima segnalazione italiana di un caso fatale in uno Yorkshire di 13 mesi di infestazione grave da Strongyloides stercoralis, parassita intestinale dell’uomo, del cane e del gatto.
Questo parassita ha un ciclo biologico molto particolare, che comprende due fasi: una parassita e una a vita libera:
- nella fase parassita, gli adulti vivono a livello intestinale e le larve emesse con le feci, si sviluppano a larve infestanti nel terreno. È anche possibile l’autoinfestazione, da larve che riprendono il ciclo direttamente nella parete intestinale dello stesso soggetto. Le larve infestanti nel terreno infestano un altro ospite penetrando attivamente attraverso la cute e/o le mucose. Attraverso il circolo ematico raggiungono poi il cuore, i polmoni, risalgono l’albero respiratorio fino al faringe e vengono deglutite. Nell’intestino si sviluppano solo femmine partenogenetiche;
- nella fase a vita libera, le larve emesse con le feci si sviluppano in maschi e femmine che possono dar luogo a varie generazioni di nematodi non parassiti. In condizioni particolari, non ancora del tutto chiarite, il ciclo parassita può riprendere con la trasformazione delle larve libere in larve con potere infestante.
Trovate la descrizione del caso clinico e altre informazioni qui: https://www.vetjournal.it/riviste/item/22027-laura-stancampiano,-federico-morandi,-federica-usai,-cinzia-benazzi,marco-pietra.html